Affidarsi a chiunque nella comunicazione della tua impresa significa, nella migliore delle ipotesi, sprecare gli investimenti in visibilità raccontando una realtà irrilevante, identica a mille altre e, nella peggiore, danneggiare la tua immagine e il lavoro di anni, talvolta irrimediabilmente.
“A ognuno il suo mestiere”, la risposta è di una banalità unica, eppure per un copywriter non è così banale. Hai bisogno di un’acconciatura per il matrimonio di tua sorella? Vai dal parrucchiere. Hai bisogno di occhiali? Vai dall’oculista e poi dall’ottico. Hai bisogno di comunicare la tua impresa in maniera originale ed efficace? Il professionista a cui rivolgerti si chiama copywriter. Ebbene sì, usa la penna, proprio come un bambino di sei anni ma la differenza fra la sua scrittura e quella di chiunque altro sta nella professionalità che puoi trovare solo nella sua penna. Non in quella del giornalista, non in quella dell’autore di canzoni, non in quella dello scrittore, non in quella del blogger.
Per farla breve ti intreccio la professionalità del copywriter.
1. Il copywriter è il professionista della scrittura efficace, mirata ad uno scopo chiaro e predefinito. Non butta giù “una frasina al volo”, non “abbellisce” un testo con arzigogoli fantasiosi, frasi fatte o battute inutilmente brillanti, non è un creativo mancato. Lo scrittore pubblicitario mette la sua penna al servizio delle aziende e dei loro obiettivi di business.
2. Il copywriter non usa solo la penna. Egli innanzitutto fabbrica idee. Come scrive Michelangelo Coviello ne ‘Il Mestiere del copy’ (p. 194):
‘ …uno slogan può venire in mente a tutti, perfino al copy, ma per avere un’idea bisogna lavorare, pensare con alcune categorie, con professionalità. E questo lo può fare solo il copy. Una grande headline non fa un buon copy, molte headline invece sì. Proprio perché la capacità di produrre headline deriva direttamente da quella di avere idee.’
Il copywriter usa la penna solo dopo aver fatto tante altre cose. Prima di usarla il copywriter: legge, vede film, prende appunti, osserva, analizza il cliente e fa mille domande, anche assurde, studia il mercato, si aggiorna, pensa, risolve problemi di comunicazione, rompe gli schemi, crea immagini e identità, desta attenzione, raggiunge obiettivi; insomma pensa e fabbrica idee. E a differenza di molte altre professioni il copywriter è un copywriter 24 ore su 24, 7 giorni su 7, anche quando cambia pannolini, beve caffè, porta a spasso il cane. Tutte, ma proprio tutte, le esperienze possono tornare utili nel suo mestiere.
3. Il copywriter è un investimento. Non una spesa. Perché moltiplica gli euro investiti in uno spazio pubblicitario, contribuisce a conquistare territori nella mente dei consumatori e trasforma questi ultimi nei più potenti testimonial della marca. Un investimento nel breve e nel lungo periodo.
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